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 Codice Etico

Approvato dal Consiglio Direttivo del 23/12/2010
 
Il seguente Codice Etico è stato predisposto
in nome e per conto e comunque nell’interesse di ACL e di tutto il suo personale
INTRODUZIONE

 

 

I  collaboratori e dipendenti di ACL, senza distinzioni o eccezioni, sono impegnati ad osservare e a fare osservare tali principi nell'ambito delle proprie mansioni, incarichi e responsabilità. In nessun modo la convinzione di agire a vantaggio di ACL può giustificare l'adozione di comportamenti in contrasto con questi principi.

I dipendenti e i collaboratori di ACL, oltre ad adempiere ai doveri generali di lealtà, di correttezza, di esecuzione del contratto di lavoro secondo buona fede, devono:

• astenersi dallo svolgere attività in concorrenza con quelle aziendali,
• rispettare le regole e attenersi ai precetti del presente Codice.

L’ente si impegna a facilitare e promuovere la conoscenza del Codice nei confronti dei dipendenti e dei  collaboratori. Ciascun dipendente è tenuto a conoscerlo, a contribuire attivamente alla sua attuazione e a segnalarne eventuali carenze. Ogni comportamento contrario alla lettera e allo spirito del Codice sarà sanzionato in conformità con quanto previsto dal Codice medesimo.

 

ACL vigilerà con attenzione sull'osservanza del Codice, predisponendo adeguati strumenti di informazione, prevenzione e controllo e assicurando la trasparenza delle operazioni e dei comportamenti posti in essere e intervenendo, eventualmente, anche con azioni correttive.

Il Codice sarà aggiornato ogniqualvolta se ne ravveda la necessità e comunque almeno in occasione di:

      • modifiche organizzative
• variazione dei servizi progettati
• introduzione di nuovi reati ai quali possa essere associata la responsabilità dell’ente ai sensi del D.lgs 231.2001 
 

I parte
Art. 1

I doveri e gli obblighi di ACL

ACL promuove lo studio dei problemi sociali e culturali, d'attualità legati all'immigrazione, per l'integrazione tra gruppi di diverse etnie. Propone iniziative cooperativistiche rivolte alla soluzione di problemi abitativi, del lavoro e dell'edilizia popolare tramite iniziative di informazione e formazione.

ACL si impegna pertanto:
·  ad applicare leggi e contratti di lavoro, a comportarsi con correttezza nei confronti dei propri collaboratori favorendone la crescita professionale e salvaguardandone la sicurezza sul lavoro;
  • a mantenere un atteggiamento rispettoso della libera concorrenza e dei diritti degli utenti/consumatori;
  • a mantenere rapporti ispirati a correttezza ed integrità con la Pubblica Amministrazione, i partiti politici e con tutte le istituzioni della vita sociale;
  • a considerare la tutela dell'ambiente e la prevenzione di ogni forma di inquinamento con impegno costante;
  •  a considerare il rispetto della sicurezza e salute sui luoghi di lavoro come un dovere inderogabile. 
La dirigenza di ACL è tenuta a osservare i contenuti del Codice nel proporre e realizzare i progetti, le azioni e gli investimenti utili ad accrescere nel lungo periodo i valori patrimoniali, gestionali e tecnologici dell’associazione, nonché il benessere di lungo termine dei dipendenti e della collettività.
 
I componenti del Consiglio Direttivo, nel fissare gli obiettivi organizzativi, si ispirano anche ai principi del Codice.
 
Compete, in primo luogo, ai dirigenti dare concretezza ai valori e ai principi contenuti nel Codice, facendosi carico delle responsabilità verso l'interno e verso l'esterno e rafforzando la fiducia, la coesione e lo spirito di gruppo.
 
I dipendenti ed i collaboratori di ACL, nel rispetto della legge e delle normative vigenti, adeguano le proprie azioni e i propri comportamenti ai principi, agli obiettivi e agli impegni previsti dal Codice.
 
ACL, attraverso i suoi dipendenti e collaboratori, coopera attivamente e pienamente con le Autorità. Tutte le attività dell’associazione devono essere svolte con impegno e rigore professionale. Ciascun dipendente e collaboratore deve fornire apporti professionali adeguati alle responsabilità assegnate e deve agire in modo da tutelareil prestigio dell’organizzazione. I rapporti tra il personale, a tutti i livelli, devono essere basati su principi di correttezza, collaborazione, lealtà e reciproco rispetto.
 
Per la piena osservanza del Codice ciascun dipendente e collaboratore può rivolgersi alla Direzione del CFP dell’associazione e/o direttamente alle specifiche funzioni interne a ciò deputate.
 
I comportamenti regolati dal Codice valgono anche quando ACL opera in associazione temporanea con altre imprese (ATS).
 
ACL assicura, attraverso l’Organismo di Vigilanza e Controllo (O.d.V.) ex D.Lgs. 231/01:
la massima diffusione del Codice presso i dipendenti, i collaboratori e presso i partner e i fornitori;
l'approfondimento e l'aggiornamento del Codice al fine di adeguarlo all'evoluzione della sensibilità civile e delle normative di rilevanza per il Codice stesso:
·        la messa a disposizione di ogni possibile strumento conoscitivo e di chiarimento circa l'interpretazione e l'attuazione delle norme contenute nel Codice;
·        lo svolgimento di verifiche in ordine ad ogni notizia di violazione delle norme del Codice o di riferimento;
·        la valutazione dei fatti e la conseguente attuazione, in caso di accertata violazione, di adeguate misure sanzionatorie;
·        che nessuno possa subire ritorsioni di qualunque genere per aver fornito notizie di possibili violazioni del Codice o delle norme di riferimento.
 
Art. 2
I doveri e gli obblighi dei dipendenti e collaboratori.

 

Tutti i dipendenti e collaboratori, a qualsiasi livello di inquadramento ed indipendentemente dalla natura del rapporto lavorativo, sono tenuti a:

rispettare le norme organizzative e disciplinari adottate dagli organi dei vari livelli, con lealtà e correttezza;
·        rispettare puntualmente tutte le disposizioni e procedure previste dal modello di organizzazione e gestione volto alla prevenzione dei reati rilevanti ai sensi del D. Lgs 231/2001 così come previste dalla II parte del presente codice etico e dai manuali di procedura;
·        applicare con scrupolo e diligenza le norme procedimentali nello svolgimento del proprio lavoro, al fine di evitare pregiudizi e ritardi e comunque per evitare di far conseguire loro indebiti contributi, aiuti, sussidi e finanziamenti;
·        tenere un comportamento diretto a tutelare gli interessi di ACL, anche in termini patrimoniali, evitando comportamenti pregiudizievoli per l’immagine, la reputazione, il patrimonio e le finanze di ACL, nel rispetto dei doveri di diligenza ed affidamento inerenti al rapporto di lavoro subordinato.
·        In particolare, la convinzione di agire in qualche modo a vantaggio dell’associazione non giustifica l'adozione di comportamenti in contrasto con principi del Codice.
 
Se dopo la segnalazione della notizia di una possibile violazione il dipendente ritenesse che la questione non sia stata adeguatamente affrontata o di aver subito ritorsioni, potrà rivolgersi all’O.d.V.
 
Il dipendente non potrà condurre indagini personali o riportare le notizie ad altri se non ai propri superiori o all’O.d.V. stesso.
 
Le norme di cui sopra hanno valore anche per i collaboratori, che devono rivolgersi direttamente alla Direzione di ACL o all’O.d.V.
 
 
Ogni Responsabile ha l'obbligo di:
·        rappresentare con il proprio comportamento un esempio per tutti i propri colleghi;
·        indirizzare i dipendenti e collaboratori all'osservanza del Codice e sollecitare gli stessi a sollevare problemi e questioni in merito alle norme dello stesso;
·        operare affinché i propri dipendenti comprendano che il rispetto delle norme del Codice costituisce parte essenziale della qualità della prestazione di lavoro;
·        selezionare accuratamente, per quanto di propria competenza, dipendenti e collaboratori esterni al fine di impedire l’assegnazione di incarichi a persone che non diano piena affidabilità sul proprio impegno a osservare le norme del Codice;
·        riferire tempestivamente alla Direzione del CFP e/o all’O.d.V. su proprie rilevazioni nonché su notizie fornite da dipendenti e collaboratori circa possibili casi di violazione delle norme di legge;
·        adottare misure correttive immediate quando richiesto dalla situazione;
·        impedire qualunque tipo di ritorsione.
 

L'osservanza delle norme del Codice deve considerarsi ricompressa nelle obbligazioni contrattuali previste ai sensi e per gli effetti dell'art. 2104 del Codice Civile e, più in generale, rientrante negli obblighi di diligenza e correttezza a cui tutto il personale è tenuto nell’adempito delle mansioni o degli incarichi attribuiti. La violazione delle norme del Codice può costituire inadempimento alle obbligazioni primarie del rapporto di lavoro o illecito disciplinare, con ogni conseguenza di legge.

 

Art. 3
Valenza del Codice nei confronti di terzi

 

Nei confronti dei terzi, tutti coloro che operano in ACL, in ragione delle loro competenze, si occuperanno di:

·          informarli adeguatamente circa gli impegni ed obblighi imposti dal Codice;
·          esigere il rispetto degli obblighi che riguardano direttamente la loro attività;
·          adottare le opportune iniziative interne e, se di propria competenza, esterne in caso di mancato adempimento da parte di terzi dell'obbligo di conformarsi alle norme del Codice.
 

 

II parte

Le norme previste dalla presente parte costituiscono, insieme alle norme di comportamento generali stabilite nella prima parte, i principi alla base del “Modello di organizzazione, gestione e controllo” di ACL per prevenire la commissione da parte dei propri dirigenti, dipendenti e collaboratori dei reati rilevanti ai sensi del. D. Lgs. 231/01.
Art. 4
Destinatari

 

Le disposizioni della II parte del presente Codice Etico si applicano, senza alcuna eccezione:

a.       ai membri degli organi dirigenti, e quindi espressamente, ai membri della Direzione o organo equivalente, al Presidente;
b.      ai responsabili, ai dipendenti, ai collaboratori, e a tutti coloro che, direttamente o indirettamente, stabilmente o temporaneamente, sono sottoposti alla vigilanza degli organi dirigenti ;
c.       i consulenti ed i fornitori di beni e servizi, anche professionali, che svolgano attività in nome e per conto di ACL o sotto il controllo della stessa.
Art. 5
L’Organismo di Vigilanza

 

ACL ha istituito la funzione di "Organismo di Vigilanza e Controllo" ex D.Lgs 231/01 con, tra gli altri, i compiti di:

·        comunicare le modalità operative della propria funzione (recapito, posta elettronica, etc.);
·        fissare criteri e procedure intesi a ridurre il rischio di violazione del Codice;
·        promuovere l'emanazione di linee guida e di procedure operative partecipando con le unità competenti alla loro definizione;
·        predisporre programmi di comunicazione e di formazione dei dipendenti e collaboratori finalizzati alla migliore conoscenza degli obiettivi del Codice;
·        promuovere e verificare la conoscenza del Codice, all'interno e all'esterno dell’associazione, e la sua attuazione;
·        esaminare le notizie di possibili violazioni del Codice, promuovendo le verifiche più opportune;
·        comunicare alla Presidenza, alla Direzione e al Consiglio Direttivo i risultati delle verifiche rilevanti per l'adozione di eventuali provvedimenti sanzionatori;
·        informare le strutture competenti in merito ai risultati delle verifiche ritenute rilevanti, per l'assunzione delle misure opportune;
·        proporre, d'intesa con la Presidenza, la Direzione e il Consiglio Direttivo, le iniziative utili per la maggiore diffusione e l'aggiornamento del Codice.
 
L’Organismo di Vigilanza sulla base delle segnalazioni ricevute ai sensi degli artt. 6, 7, 8 e 11 della II parte del presente codice, vigila sul funzionamento e l’osservanza del modello di gestione e controllo, ne individua le criticità e, ove ritenga possibili dei miglioramenti, propone alla Presidenza, alla Direzione e al Consiglio Direttivo interventi di modifica al modello, comunica le risultanza delle verifiche e controlli effettuati.
 
Con cadenza temporale periodica l’Organismo di Vigilanza riceve dalla Direzione un’informativa dei provvedimenti adottati in seguito alle segnalazioni delle violazioni e delle anomalie rilevate ai sensi del presente codice, ne valuta l’adeguatezza e, se del caso, può chiedere alla Direzione ulteriori interventi.
 
L’organismo di vigilanza, in generale, riferisce al Consiglio Direttivo su tutte le attività da esso svolte con cadenza almeno semestrale.
 
I membri dell’Organismo di Vigilanza possono in qualsiasi momento procedere, anche individualmente, ad atti di ispezione e controllo nelle aree sensibili al rischio di commissione reati rilevanti ai sensi del D.Lgvo 231/2001.
 
Le segnalazioni all’Organismo di Vigilanza possono essere effettuate direttamente, per posta o tramite mail odv@ascolom.com.
 
L’Organismo di vigilanza non prenderà in considerazione segnalazioni pervenute in forma anonima.
Art. 6
Il Principio generale “Il rispetto della legge”

 

I destinatari, sono sempre e comunque tenuti a rispettare tutte le leggi, regolamenti e provvedimenti comunitari, statali, regionali, e di tutte le pubbliche amministrazioni competenti, nonché le norme vigenti in ciascun Paese estero in cui essi abbiano, per motivi inerenti lo svolgimento di incarichi, ad operare.

Nessun obiettivo di ACL è perseguito né realizzato in violazione delle leggi.
 
Qualsiasi violazione di norme giuridiche, cui possa conseguire qualsiasi rischio di coinvolgimento di ACL, deve essere immediatamente interrotta e comunicata alla Direzione e all’Organismo di Vigilanza.
 
ACL, nella gestione delle proprie attività istituzionali, si ispira ai principi di lealtà, correttezza, trasparenza, efficienza ed apertura al mercato.
 
Ogni operazione e transazione posta in essere nell’interesse di ACL deve essere ispirata alla massima correttezza dal punto di vista della gestione, alla trasparenza delle informazioni, alla legittimità formale e sostanziale ed alla chiarezza e correttezza dei riscontri contabili, secondo le norme vigenti e le procedure adottate da ACL. Il tutto deve essere, altresì, assoggettabile a verifica.
 
I dipendenti e i collaboratori, nell’esercizio delle funzioni ad essi attribuite, dovranno attenersi, nei rapporti con la Pubblica Amministrazione e con gli enti finanziatori, a comportamenti corretti, indipendentemente dalla competitività del mercato e dalla importanza dell'affare trattato.
 
Sono proibiti pratiche di corruzione, favori illegittimi, comportamenti collusivi, sollecitazioni, dirette e/o attraverso terzi, di vantaggi personali e di carriera per sé o per altri.

 

Art. 6.1

Rapporti con gli utenti

 

ACL persegue la propria missione istituzionale attraverso l'offerta di servizi di qualità a condizioni competitive e nel rispetto di tutte le norme a tutela della leale concorrenza.

L’associazione riconosce che l'apprezzamento di chi richiede servizi è di primaria importanza per il proprio successo. Pertanto, al personale di ACL è fatto obbligo di:
  •  osservare le procedure interne (Sistema Qualità) per la gestione dei rapporti con gli utenti, la fatturazione e l’incasso;
  • fornire, con efficienza e cortesia, nei limiti delle previsioni contrattuali, servizi di qualità che soddisfino o superino le ragionevoli aspettative e necessità dell’utente;
  • fornire accurate ed esaurienti informazioni circa i servizi in modo che l’utente possa assumere decisioni consapevoli;
  • attenersi a verità nelle comunicazioni pubblicitarie o di altro genere.
 
Art. 6.2
Rapporti con i fornitori
Nei rapporti di appalto, di approvvigionamento e, in genere, di fornitura di beni e/o servizi è fatto obbligo ai dipendenti e collaboratori di ACL di:
·          osservare le procedure interne (Sistema Qualità) per la selezione, la gestione dei rapporti con i fornitori ed i pagamenti;
·          non precludere ad alcun fornitore, in possesso dei requisiti richiesti, la possibilità di competere per aggiudicarsi una fornitura, adottando nella selezione criteri di valutazione oggettivi, secondo modalità dichiarate e trasparenti;
·          ottenere la collaborazione dei fornitori nell'assicurare costantemente il soddisfacimento delle esigenze dei clienti di ACL in termini di qualità, costo e tempi di consegna/erogazione dei servizi in misura almeno pari alle loro aspettative;
·          osservare le condizioni contrattualmente previste;
·          mantenere un dialogo franco e aperto con i fornitori, in linea con le buone consuetudini commerciali.
I consulenti, pubblici ufficiali, incaricati di pubblico servizio, liberi professionisti, che effettuano attività di formazione, assistenza o altri servizi nell’ambito di quelli erogati da e per conto di ACL, si conformano a quanto stabilito nelle lettere di incarico, integrate da dichiarazione di presa visione e accettazione del Codice Etico.
Art. 6.3
Diritto d’autore
L’attività di duplicazione, riproduzione, detenzione, utilizzo, noleggio, distribuzione e diffusione delle opere coperte da diritto d’autore, deve essere effettuata in conformità alla legge sul diritto d’autore (L. 18/08/2000 – DPR 338 11/07/2001 e segg.), ciò vale sia per la predisposizione dei materiali didattici (da parte di docenti interni ed esterni) sia per quanto riguarda l’utilizzo di video, software, immagine fotografiche, ecc.

 

Art. 6.4

Gestione del sistema informatico

 

È fatto divieto tassativo a tutti il personale di ACL in posizione apicale o subordinata di alterare in qualsiasi modo il funzionamento del sistema informatico e telematico e/o di intervenire illegalmente, con qualsiasi modalità, sui dati, informazioni e programmi installati su dotazioni informatiche operanti presso ACL a danno dello Stato, Regioni, enti pubblici od organismi comunitari per procurare, direttamente o indirettamente, un vantaggio o altra utilità all’associazione o a terzi. In particolare le risorse informatiche e di rete e la posta elettronica:

·                    devono essere usate secondo le indicazioni e per gli scopi per i quali vengono messe a disposizione;
·                    vanno utilizzate nel rispetto delle politiche data security di ACL;
·                    non vanno impiegate per inviare messaggi offensivi o minatori, o per esprimere commenti che possano offendere le persone o danneggiare l’immagine di ACL;
·                    in nessun caso sono utilizzabili per commettere o indurre a commettere reati, inclusa la detenzione o lo scambio di materiale con contenuto illecito, pornografico e pedopornografico.
Nelle attività connesse con la gestione del sistema informatico e telematico è fatto obbligo ai dipendenti e collaboratori di ACL quanto previsto da regolamento sui sistemi informatici.
Art.7
Eticità dei comportamenti
I destinatari, oltre al rispetto della legge, sono tenuti ad un comportamento eticamente corretto, secondo quanto previsto nella parte I del presente codice etico.
 
Non sono in ogni caso eticamente corretti e sono quindi assolutamente vietati i comportamenti di qualunque destinatario diretto a procurare un indebito vantaggio o interesse per sé o per ACL.
 
In nessun caso il perseguimento dell’interesse di ACL può giustificare una condotta in violazione e/o difformità delle norme di legge e delle disposizioni contenute nel presente codice.
Art.8
Principio generale Imparzialità e Conflitto di Interessi
I Destinatari devono evitare situazioni e/o attività che possano condurre a conflitti di interesse o che possano interferire con la loro capacità di prendere decisioni imparziali.
 
Ogni situazione di conflitto di interessi deve essere immediatamente comunicata ai rispettivi organi o superiori gerarchici dai destinatari, che si astengono dal concorrere, direttamente o indirettamente, ad ogni decisione o deliberazione relativa alla materia cui il conflitto afferisce.
 
ACL riconosce e rispetta il diritto dei dipendenti a partecipare ad investimenti, affari o ad attività di altro genere al di fuori di quelle svolte nell'interesse aziendale, purché si tratti di attività consentite dalla legge e compatibili con gli obblighi assunti in qualità di dipendenti.
 
In ogni caso, i dipendenti di ACL devono evitare il coinvolgimento in situazioni o attività in cui si possa manifestare un conflitto di interesse, ovvero che possano interferire con la loro capacità di assumere, in modo imparziale, decisioni nel migliore interesse dell'azienda e nel pieno rispetto delle norme del Codice. Ogni situazione idonea a costituire o determinare un conflitto di interesse deve essere tempestivamente comunicata al superiore. In particolare, tutti i dipendenti dell’azienda sono tenuti ad evitare conflitti di interesse tra le attività economiche personali e familiari e le mansioni che ricoprono all'interno della struttura di appartenenza.
 
A titolo esemplificativo, determinano conflitti di interesse le seguenti situazioni:
·          interessi economici e finanziari del dipendente e/o della sua famiglia in attività di fornitori, clienti e concorrenti;
·          utilizzo della propria posizione in azienda o delle informazioni acquisite nel proprio lavoro in modo che si possa creare conflitto tra i propri interessi personali e gli interessi aziendali;
·          svolgimento di attività lavorative, di qualsiasi tipo, presso clienti, fornitori, concorrenti;
·          accettazione di denaro, favori o utilità da persone o aziende che sono o intendono entrare in rapporti di affari con ACL;
·          accettazione di regali che possano essere considerati o interpretati come eccedenti la pratiche di cortesia.
 
Non è consentito corrispondere né offrire, direttamente o indirettamente, pagamenti e benefici materiali di qualsiasi entità a terzi, pubblici ufficiali o privati, per influenzare o compensare un atto di ufficio. Amministratori, dipendenti e collaboratori devono quindi escludere ogni possibilità di sovrapporre o comunque incrociare, strumentalizzando la propria posizione funzionale, le attività economiche rispondenti a una logica di interesse personale e/o familiare e le mansioni che ricoprono all'interno dell’Azienda, mantenendo una posizione di autonomia e integrità tale da evitare di assumere decisioni o svolgere attività in situazioni, anche solo apparenti, di conflitto di interessi. In caso di violazione, l’Azienda provvederà a porre in essere le misure idonee a far cessare la situazione. 
 
Ai collaboratori esterni viene chiesto di attenersi ai principi contenuti nel Codice. A tale scopo la Direzione e il Presidente, in rapporto alle proprie funzioni, si occuperanno di:
·          osservare i principi e le procedure interne per la selezione e la gestione del rapporto con collaboratori esterni;
·          selezionare unicamente persone e imprese qualificate e con buona reputazione;
·          tener conto, in misura adeguata, delle indicazioni prevenute sull’opportunità di utilizzare determinati collaboratori esterni;
·          riferire tempestivamente al proprio Consiglio direttivo e/o all’O.d.V. su dubbi in ordine a possibili violazioni del Codice da parte di collaboratori esterni;
·          includere nei contratti di collaborazione esterna, quando previsto dalle procedure, l'obbligazione espressa di attenersi ai principi del Codice.
 
Art. 9
Principio Procedure e deleghe
Le aree sensibili al rischio di commissione reati rilevanti ai sensi del D. Lgs. 231/2001, devono essere identificate e gestite nel modello di organizzazione, gestione e controllo e posso in particolare riguardare le attività di acquisizione di finanziamenti per la realizzazione di progetti. In tali settori ACL ha adottato un manuale di procedure che garantisce il rispetto dei principi della separazione delle funzioni, della documentabilità delle operazioni e del controllo.
 
Tutte le azioni e attività effettuate da ACL o per suo conto devono essere, in un regime di riservatezza:
- legittime, rispettose di norme, procedure e regolamenti,
- aperte ad analisi e verifiche obiettive, con precisa individuazione dei soggetti coinvolti,
- basate su informazioni corrette e complete.
 
Art. 10
Principio dell’informativa contabile e di gestione
La contabilità deve essere fondata su principi di trasparenza, verità e completezza dei dati e di tutte le registrazioni.
 
Tutti i destinatari sono tenuti a collaborare affinché i fatti di gestione siano rappresentati in modo completo e fedele nella contabilità.
 
Per ogni operazione è conservata agli atti un’adeguata documentazione, cartacea o informatica, di supporto, volta a consentire:
·                    l’agevole verifica e ricostruzione contabile;
·                    la ricostruzione accurata dell’operazione;
·                    l’individuazione dei diversi livelli di responsabilità e decisione.
 
Ciascuna operazione deve riflettere quanto evidenziato nella documentazione di supporto.
 
Ogni dipendente è tenuto a segnalare, con tempestività e riservatezza, al proprio superiore e all’Organismo di Vigilanza ogni omissione, imprecisione o falsificazione delle scritture contabili o dei documenti di supporto di cui sia venuto a conoscenza. Il responsabile delle funzione, a sua volta, ne informa la direzione che, valutate le circostanze, se del caso, adotta i necessari provvedimenti.
 
Art. 10.1
Rendicontazione
Analogamente a quella contabile anche l’attività di rendicontazione si basa sul rispetto delle normative e regolamenti posti in essere dagli enti finanziatori. Per la attività di rendicontazione valgono quindi i principi già espressi.
I dipendenti e collaboratori di ACL che venissero a conoscenza di omissioni, falsificazioni, trascuratezze della rendicontazione o della documentazione su cui le registrazioni contabili si fondano, sono tenuti a riferire i fatti al proprio superiore e/o all’O.d.V.
Nelle attività connesse alla rendicontazione (fatturazione, pagamenti, gestione crediti, ecc.) è fatto obbligo ai dipendenti e collaboratori di ACL di osservare le procedure interne (Sistema Qualità) per le attività afferenti.
Art. 10.2
Controlli interni
È politica dell’associazione diffondere a tutti i livelli una cultura caratterizzata dalla consapevolezza dell'esistenza dei controlli e dalla assunzione di una mentalità orientata all'esercizio del controllo. L'attitudine verso i controlli deve essere positiva per il contributo che questi danno al miglioramento dell'efficienza.
Per controlli interni si intendono tutti gli strumenti necessari o utili a indirizzare, gestire e verificare le attività dell’associazione con l'obiettivo di assicurare il rispetto delle leggi e delle procedure organizzative, proteggere i beni dell’associazione, gestire efficientemente le attività e fornire dati contabili e finanziari accurati e completi.
 
Nell'ambito delle proprie competenze, i dirigenti sono tenuti a essere partecipi del sistema di controllo dell’organizzazione e coinvolgere i dipendenti e collaboratori. Ognuno deve sentirsi custode responsabile dei beni dell’associazione (materiali e immateriali) che sono strumentali all'attività svolta.
Nessun dipendente o collaboratore può fare uso improprio dei beni e delle risorse aziendali o permettere ad altri di farlo.
Nel rispetto della normativa vigente e nell'ottica della pianificazione e della gestione delle attività aziendali, orientate all'efficienza, alla correttezza, alla trasparenza e alla qualità, ACL attua un modello di organizzazione, gestione e controllo che prevede misure idonee a garantire il rispetto della legge e delle regole di comportamento del Codice, prevenire comportamenti illeciti, scoprire ed eliminare tempestivamente le situazioni di rischio.
Art. 10.3
Reati societari
Al fine di evitare il compimento di reati societari, ACL obbliga i suoi dirigenti, dipendenti, consulenti esterni e fornitori al rispetto dei seguenti principi:
·          i bilanci e le comunicazioni sociali previsti dalla legge devono essere redatti con chiarezza e rappresentare in modo corretto e veritiero la situazione patrimoniale e finanziaria dell’Ente;
·          è vietato impedire o comunque ostacolare lo svolgimento delle attività di controllo, legalmente attribuite al Collegio dei Revisori e all’Organismo di Vigilanza.
Art. 11
Obblighi di vigilanza ed informazione
Tutti i destinatari, addetti ad una delle aree sensibili individuate sono tenuti a riferire con tempestività e riservatezza al proprio organo di appartenenza o i propri superiori gerarchici ogni notizia appresa nell’ambito delle funzioni attribuite circa violazioni di norme o regolamenti che possano, a qualsiasi titolo, coinvolgere ACL in reati rilevanti ai sensi del del D. Lgs. 231/2001.
Dette violazioni devono essere portate a conoscenza anche dell’Organismo di Vigilanza. La segnalazione di cui al precedente comma deve essere data  in forma scritta e non anonima. I responsabili operativi delle aree sensibili sono tenuti a vigilare sull’operato dei propri collaboratori, al fine di prevenire e far cessare qualsiasi comportamento rilevante ai fini della commissione dei reati di cui al D. Lgs. 231/2001.
Art. 12
Principio Rapporti con le pubbliche istituzioni e i pubblici funzionari
I rapporti con le pubbliche amministrazioni, istituzioni pubbliche, italiane ed estere, organizzazioni pubbliche interne o internazionali e con i loro funzionari (o soggetti che agiscono per loro conto) sono ispirati a principi di correttezza, lealtà e trasparenza, nella rigorosa osservanza delle leggi in vigore.
1.                  Non è consentito offrire denaro o doni a dirigenti, funzionari, o dipendenti della Pubblica Amministrazione o a loro parenti, salvo che si tratti di dono o utilità d’uso di modico valore.
2.                  È fatto divieto di offrire o accettare qualsiasi oggetto, servizio, prestazione o favore di valore per ottenere un trattamento più favorevole in relazione a qualsiasi rapporto intrattenuto con la Pubblica Amministrazione.
3.                  Il personale incaricato, in corso di trattativa, o durante l’esecuzione di un progetto, richiesta o rapporto con la Pubblica Amministrazione, deve astenersi da cercare di influenzare impropriamente le decisioni della controparte, comprese quelle dei funzionari che trattano o prendono decisioni, per conto della Pubblica Amministrazione, anche a mezzo di influenze politiche, personali, o di altra natura.
4.                  Il dirigente o il dipendente di ACL che segue una fase di procedura diretta ad ottenere benefici o contributi pubblici di qualunque natura, non deve in alcun caso avere interessi personali o familiari, riguardo al contributo o beneficio da ottenere. Egli deve immediatamente dichiarare la propria situazione di incompatibilità, così da permettere che la pratica sia assegnata ad un altro dirigente o dipendente di ACL. Qualora la situazione di incompatibilità possa comunque configurarsi, questa rinuncerà alla domanda e al relativo contributo o beneficio.
5.                  Nel caso dell’effettuazione di una gara pubblica con la Pubblica Amministrazione si dovrà operare nel rispetto della legge e della corretta pratica commerciale.
6.                  Nel caso in cui ACL si avvalga di un consulente o un soggetto “terzo” nei rapporti verso la P.A., si assicurerà che quest’ultimo abbia conoscenza dei protocolli e del codice etico e si impegni rispettarli. 
7.                  Il dirigente o il dipendente che abbia incarichi politici o di altra natura esterni al sistema di ACL, non può essere incaricato di svolgere alcuna funzione inerente a pratiche, procedure, progetti ed iniziative, la cui valutazione e decisione è rimessa all’ente in cui il dirigente o dipendente di ACL ha incarichi politici o di altra natura.
Art. 13
Richiesta di fondi pubblici allo Stato, all’Unione Europea, ad altro ente pubblico e loro gestione
In relazione a richieste di fondi pubblici allo Stato, Unione Europea o altro ente pubblico ed al loro utilizzo, ACL è tenuta a procedere in modo corretto, nel rispetto della legge, delle norme del presente Codice Etico e delle procedure interne, anche al fine di evitare la commissione di possibili atti rilevanti ai sensi del D. Lgs. 231/2001.
È pertanto vietato ai destinatari di:
1.                  impiegare i fondi ricevuti da ACL per favorire iniziative dirette alla realizzazione di opere o allo svolgimento di attività con finalità diverse da quelle per cui sono stati ottenuti;
2.                  utilizzare o presentare dichiarazioni o documenti falsi, attestanti cose non vere o omettere informazioni dovute al fine di conseguire indebitamente i fondi;
3.                  promettere o dare ad un Pubblico Ufficiale, per lui o per un terzo, una retribuzione non dovuta in denaro od altra utilità in cambio di un atto del suo ufficio necessario per l’ottenimento di fondi da parte di ACL;
4.                  promettere o dare ad un Pubblico Ufficiale, per lui o per un terzo, una somma di denaro od un’altra utilità al fine di fargli omettere o ritardare un atto del suo ufficio o per compiere un atto contrario ai doveri d’ufficio al fine di favorire l’ottenimento di fondi da parte di ACL;
5.                  indurre, con artifici o raggiri, lo Stato o gli enti pubblici ed i loro funzionari o dirigenti, in errore al fine di far ottenere a ACL i fondi;
6.                  alterare (in qualsiasi modo) il funzionamento di un sistema informatico o telematico o intervenire (senza diritto ed in qualsiasi modo) su dati, informazioni e programmi contenuti in un sistema informatico o telematico o ad esso pertinenti per poter ottenere i fondi o maggiorare l’importo di fondi già ottenuti, ma in misura minore.
 
 
Norme finali
Art. 14
Violazioni del Codice Etico – Sanzioni
L’osservanza delle norme del Codice deve considerarsi parte essenziale del contenuto dei rapporti degli associati e dei destinatari di cui all’art. 4 con ACL, a qualunque titolo costituiti (mandato elettivo, rapporto di subordinazione; consulenza ed altro).
Chiunque può segnalare al competente organo la violazione delle norme del presente codice etico da parte di un associato, ovvero di un dirigente, di un dipendente o di un collaboratore di ACL. L'organo valuta la segnalazione e ove lo ritenga, chiede al competente collegio dei garanti l'applicazione di una sanzione, proporzionata alla gravità rilevanza e pregiudizio subito da ACL in relazione al fatto contestato.
Prima di richiedere l’applicazione della sanzione, l’organo competente è comunque tenuto a contestare il fatto all’interessato, ponendolo nelle condizioni di esporre compiutamente le proprie ragioni difensive.
Per i soggetti indicati nell’art. 4 alle lett. a) e b) le violazioni delle disposizioni del Codice Etico costituiscono lesione del rapporto fiduciario con ACL e costituiscono un illecito disciplinare: l’applicazione delle sanzioni disciplinari prescinde dall’instaurazione di un eventuale procedimento penale.
Nei casi giudicati più gravi la violazione può comportare la risoluzione del rapporto di lavoro, se posta in essere dal dipendente o da un collaboratore, ovvero all’interruzione del rapporto, se posta in essere da un soggetto terzo o la decadenza dall’organo, se membro di esso.
In particolare, per quanto concerne i lavoratori subordinati (soggetti sub b dell’art. 4), le sanzioni saranno comminate nel rispetto dell’art. 7 L. 300/70, nonché di ogni altra norma di legge e di contratto applicabile in relazione alla fattispecie realizzata, alla gravità del fatto ed alla natura del singolo rapporto di lavoro. Ai lavoratori subordinati potranno essere applicate le seguenti sanzioni: rimprovero verbale o scritto, multa, sospensione dal lavoro e dalla retribuzione, licenziamento con indennità sostitutiva del preavviso, licenziamento senza preavviso.
Nei rapporti contrattuali (soggetti sub c dell’art. 4) a seconda della gravità della violazione, il contratto sottoscritto potrà intendersi risolto per inadempimento imputabile ed importante, ai sensi degli articoli 1453 e 1455 Codice Civile.
Di ogni violazione della II parte del Codice Etico contestata ne deve essere data informazione all’Organismo di Vigilanza.
Art. 15
Diffusione Codice Etico
Il Direttore cura la diffusione del Codice Etico presso i Destinatari, con le modalità più efficaci e adeguate al sistema di ACL (trasmissione tramite e-mail e/o fax e/o posta e/o consegna breve manuale, pubblicazione sul sito internet www.ascolom.com). Nei contratti stipulati da ACL deve essere inserita una clausola volta ad informare i terzi dell’esistenza del Codice Etico, del seguente tenore: “Codice Etico: il presente contratto è integrato dalle norme del Codice Etico di ACL (pubblicato sul sito internet all’indirizzo www.ascolom.com ), la cui violazione potrà comportare anche la risoluzione del presente contratto”
La II parte del codice etico, ed “il modello di organizzazione, gestione e controllo” sono soggetti a revisioni e aggiornamenti, da parte della Direzione di ACL, su proposta dell’Organismo di Vigilanza

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CENTRO  FORMAZIONE  PROFESSIONALE 

  

Via Salerio 53/A (Ist. Nazareth) 20151 Milano

Tel./Fax. 02-3083606      e-mail: ascolom@ascolom.com 

ODV
Organismo di Vigilanza

 

 Il Centro di Formazione Professionale opera dal 1999 nell'ambito assistenziale  ed organizza corsi per Ausiliari Socio Assistenziali - ASA e Operatori Socio Sanitari - OSS riconosciuti dalla REGIONE LOMBARDIA.

I percorsi formativi sono caratterizzati da Docenti con esperienza pluriennale di insegnamento in ambito sociale e sanitario, da tecnici specialistici e da liberi professionisti delle aree didattiche previste.

E' costantemente in atto una procedura di monitoraggio delle esigenze socio assistenziali del territorio lombardo, che ci permette di soddisfare le necessità formative rivolte agli addetti all'assistenza di fasce deboli della nostra società quali:

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attraverso l'organizzazione di corsi per operatori dei servizi domiciliari e in strutture.

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Come da prassi i docenti del corso sono esperti sui vari argomenti in programma, in particolare rivolti all'età avanzata.

Giorni - GIOVEDI e SABATO ore 16-18

 

Al termine del corso verrà rilasciato l'attestato di frequenza

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AUSILIARIO SOCIO ASSISTENZIALE
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·         Struttura del Corso
Teoria 350 ore cosi suddivise:
-          Anatomia- patologia
-          Metodologia del lavoro sociale
-          Elementi di sociologia e psicologia
-          Area igienico – sanitaria
-          Area tecnico operativa
-          Alimentazione
-          Vari seminari in materie Assistenziali specifiche:
oncologia, Diabete, Alzheimer, disabilità.
 
Esercitazioni      100 ore
Tirocinio   350   ore
 
 
·   Condizione per l’ammissione
·    Maggiore età
·    Conoscenza lingua italiana
·    Adempimento scuola dell’obbligo

·    Titolo di studio se esteri tradotto in italiano e asseverato

 

  Orario Lezioni : 16.00 - 20.00
 
Benedetti coloro che capiscono le mie mani
che tremano e il  mio passo stanco
Benedetti coloro che mi ascoltano  anche se mi ripeto nel parlare della mia gioventù lontana
 
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OPERATORE SOCIO SANITARIO
CORSO di 400 ore per qualificati ASA
 
  • Elementi del corso:
 
-           Area socio-culturale e legislativa
-           Area psicologica e sociale
-           Area igienico – sanitaria
-           Area tecnico – operativa
-           Tirocinio presso Istituti Ospedalieri
Ore 180
   
 Orario Lezioni: 16.00 – 20.00
 
SEMINARIO DI AGGIORNAMENTO
Benedetto chi mi testimonia affetto, chi toglie dal mio cammino i cardi della vita, e nella sua bontà mi rivela quella di Dio.
 

 

L'ASSOCIAZIONE DELLA COOPERAZIONE LOMBARDA

Si è impegnata in modo particolare per preparare professionalmente persone qualificate al servizio della persona: in Famiglia , nelle RSA, in Istituti Ospedalieri.

Per iscrizioni e informazioni rivolgersi alla Segreteria in Via Salerio 53/A  o al Tel 02-3083606

nei giorni da Lunedì al Venerdì dalle ore 15,30 alle 18,00
Mezzi di trasporto: MM1 ( Uruguay ) - autobus 40, 69 fermata Croce Sant'Elia 

 

 

 

 

 

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